libri

 

Artemide's/di Artemide + Lerosa Chronicles / 2023

Margherita Morgantin,  Artemide’s/di Artemide + Lerosa Chronicles, Quodlibet 2023

www.quodlibet.it

Sotto la montagna Sopra la montagna / 2021

Margherita Morgantin, Sotto la montagna Sopra la montagna, nottetempo 2021

 www.edizioninottetempo.it

 

 

Lo spazio dentro / 2020

Maddalena Buri – Margherita Morgantin, Lo spazio dentro, nottetempo e-pub, 2020 

www.edizioninottetempo.it

→  Lo spazio dentro pdf

A typical sine wave / 2018

Margherita Morgantin, A typical sine wave, Canopo editore, 2018

www.canopoedizioni.it

 


Wittgenstein disegni sulla certezza / 2016

Margherita Morgantin, Wittgenstein, disegni sulla certezza, nottetempo 2016

www.edizioninottetempo.it

Marguerita Morgantin, Diseños sobra la certeza, Cuadrivio, Mexico

www.cuadrivio.com

Diálogo de Wittgenstein y Margherita Morgartin, el universal.com

 


Agenti autonomi e sistemi multiagente / 2012

Margherita Morgantin / Michele Di Stefano

Agenti autonomi e sistemi multiagente, Quodlibet 2012

www.quodlibet.it


 


Titolo variabile / 2009

Margherita Morgantin

Titolo variabile (Quodlibet 2009)

www.quodlibet.it

 

Questo libro è composto da una serie di disegni fatti tra il 1998 e il 2008. Le rare parti di testo intervallate alle immagini sono più un contrappunto verbale che didascalie. Ognuna di tali immagini ha una forza autonoma. Si possono definire condensati di esperienza, in riferimento alla singolare coincidenza, nella lingua tedesca, dei termini «condensare» e «poetare» in un’unica parola: dichten.
Nell’arco della quadripartizione del libro, al lettore è offerta una libertà di movimento che coincide con la costante facoltà di un esercizio proiettivo attraverso le immagini. Cioè, il tentativo, da parte dell’autrice, di ricostruire un percorso personale di distruzione di legami, parole e sentimenti, crea l’effetto di muoversi, per così dire, nello spazio nuovo di una dopo-esplosione, in cui si ricombinano le parti a piacere. Anche per questo: titolo variabile.
Louise Bourgeois, in un testo di quasi vent’anni fa, sembra suggerirci l’approccio giusto per un incontro come questo: «…la mia visitatrice taceva, era muta come un pozzo. Allora ho lanciato dei sassolini e ho colto l’eco di una fonte viva. I suoi disegni hanno sostituito le parole. Da allora un rituale silenzioso suggella la nostra complicità».